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Il Castagno dei Cento Cavalli

da GGulisano
Castagno dei Cento Cavalli

Castagno dei Cento CavalliIL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI (clicca l’immagine per ingrandirla)

Sant’Alfio, in provincia di Catania, potrebbe essere considerato un piccolo comune come tutti gli altri senza nulla di insolito. Ed è qui che molti si sbagliano. Sant’Alfio può vantarsi di possedere l’albero più antico e più grande d’Europa: un castagno. Ma non un castagno qualsiasi, bensì il “Castagno dei cento cavalli”. Perché questo soprannome? Semplice, si dice che molto tempo fa, la regina Giovanna d’Aragona insieme ai soldati di corte, durante una giornata di tempeste e temporali, trovarono riparo sotto questo grande albero secolare. Si parla di 100 cavalli e 100 cavalieri. L’albero, secondo un botanico di nome Peyronal, ha circa 4000 anni di vita. Tale botanico, inoltre, fu colui che contribuì all’attribuzione del primato in ambito nazionale ed europeo. In realtà, nel libro dei Guinness, esso appare come l’albero più grande del mondo. Per la sua grande particolarità, dimensione, storia e leggenda, il castagno è giornalmente visitato da botanici, scienziati, altri studiosi e turisti. Molti vedendolo di presenza si pongono tante domande di come un albero possa essere diventato così imponente e importante: una vera e propria meraviglia della natura. Cotanta rarità e preziosità deve essere valorizzata e ben curata. Il comune, infatti, ha messo in evidenza la forte tutela e la grande intensità di partecipazione nel porre in risalto e nel far continuare la presenza di questo capolavoro naturale. Il castagno è costituito da tre fusti, ognuno di dimensioni diverse ma imponenti e un’altezza di 22 metri. Il Comune, proprio per far capire l’importanza di tale albero, ha deciso di inserirlo nel suo stemma civico come a simboleggiare un legame secolare, fatto di profonde radici, tra le varie comunità cittadine. Quindi, venendo a Catania i turisti, o ispezionando la città da catanesi avventurieri, vale la pena passare da Sant’Alfio per visitare il Castagno dei cento cavalli, rimanendo a bocca aperta.

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