Sicuramente vi sarà capitato di scegliere tra le mille varianti che vi offre la tavola calda dolce e salata siciliana, una ciambellina che ha la forma di un salvagente che talvolta assume mille nomi diversi ma che comunemente viene chiamata Graffa.
La preparazione è davvero molto semplice, e gli ingredienti sono reperibilissimi; l’unica nota dolente è il suo aspetto… FRITTO!
Erroneamente le graffe talvolta vengono associate ai Krapfen, o ai bonbon alla crema perché il procedimento di cottura è lo stesso, ma in realtà nel risultato finale il prodotto non è lo stesso! A questo punto direi che l’identità di graffa rimane ben stabilita, quindi senza ripieno e forma circolare o ovoidale, con varianti speciali se si decide per il ripieno. Tutto il resto è altro!
INGREDIENTI
- 500 gr di farina 00
- 50 gr di margarina
- 25 gr di lievito di birra
- 1 uovo
- 1 busta di vanillina
- 50 gr di zucchero
- Olio di semi
- Sale q.b.
- Zucchero semolato per guarnire
PREPARAZIONE
- In una terrina versate la farina e praticate un buco al centro; riponete poi dentro al buco la margarina a temperatura ambiente ed iniziate ad impastare
- Unite all’impasto i 50 gr di zucchero e la vanillina; successivamente create ancora una volta un buco nell’impasto e sbriciolate il lievito di birra con le mani; versate 2,5 dl di acqua tiepida sciogliendo con le mani il lievito. Alla fine impastate con le mani, aggiungendo un pizzico di sale.
- Non appena l’impasto sarà liscio in una scodella sbattete un uovo con una forchetta e versatelo sull’impasto. Continuate ad impastare energicamente e versate un po’ d’acqua tiepida (circa una tazzina da caffè) fino ad ottenere una specie di pastella solida; continuate ad impastare con le mani.
- Prelevate delle pallette di pasta e disponetele su una placca da forno coprendole con una coperta e un canovaccio pulito per circa 30 minuti in modo che possano lievitare.
- Trascorso il tempo, prendete le palle di pasta e create un cordone di pasta; disponetelo sulla placca da forno a ferro di cavallo in modo da unire le due estremità. Se l’impasto dovesse essere troppo appiccicoso rendendo difficile la lavorazione, l’ideale sarebbe ungersi le mani con olio d’oliva.
- In un tegame a bordi alti scaldate abbondante olio di semi, così da friggere le graffe avendo cura di farle dorare da entrambi i lati.
- Una volta che le graffe saranno dorate toglietele dal tegame e poggiatele su un piatto da portata foderato con carta assorbente. Una volta tiepide, passate le graffe sullo zucchero semolato e saranno pronte per essere servite.